GIOCOLERIA
Un palco, sul quale leggiadri cerchi colorati fluttuano nell aria, tra luci soffuse e musica suggestiva.
Un buffo e sciampannato personaggio che, allangolo di una strada, armato di uno stereo e una valigiona marrone, raccoglie i sorrisi e gli applausi di decine di persone radunatesi come per incanto attorno a lui, disegnando cerchi e figure nell aria con tre palline che danzano su uno scatenato rockabilli.
Nel tendone di un circo, davanti agli sguardi attoniti di decine di persone, nell odore acre di animali e i colori pastello dei costumi dei clown, tre persone sorridenti in abiti attillati e rilucenti si scambiano a velocità incredibile sette, nove, undici clavette, creando figure ardite e schemi improponibili.
Silenzio. Solo il buio della notte e il lontano, impercettibile mormorio delle stelle.
La folla è raccolta nello spiazzo in cima al castello, ma potrebbe essere il prato di una fortezza, o una piazza a riposo dopo la festa, e il seguito sarebbe sempre lo stesso: una musica solenne ed evocativa, e uno strano figuro che accende le estremità di un bastone, le avvicina alla bocca e sputa un enorme fiammata di fuoco. I tamburi incalzanti squarciano l aria, e inizia l antica, tribale danza del fuoco, in cui abili ed esperti giocolieri maneggiano uno degli elementi naturali più pericolosi e affascinanti